"Nonno Calabrese"

Pape'quenn tnav 18ann s n scett volonterie a guerr u mannern in russia e p mrecul s n vnett appid quenn fnett tutt,iern timp brutt e iydd s n sciett in Argentein poi in Venezuela,a famigghij rumanett a varrett asptten ma iydd nan turnav,allor mamme u vnett a true', a maj m lassern akees du nonn p-rcie sciav a scol e quenn fnibb l'avviament mi chiamern pura ammaie,nan vi deic u d-lor ca s-ntibb allasse' u paies i cumpegn ,tnav 15 ienn.Quenn arruibb in america dop 13 dei d ste' mezz o mer,memm a mai tnav nu' uagnon m.brezz(mio fratello)iei nan sapav ca avav net,a nott preim d durmi chiangiav a pnse' u paies mei ci dolor ca sntav prcie pape nan avav fett fortoun e iei sapav ca ier impossibl turne'a Barlett.Caracas e' una metropoli moderna piena di occasioni e divertimenti,ragazze bellissime e abbordaboli ma io volevo solo tornare nella mia terra natia,purtroppo sono qui dal 1962e oggigiorno sono nonno di 12 nipotini,mia moglie e' nata in provincia di catanzaro e capisce tutto il dialetto barlettano,adesso ho due figlie vivendo in lombardia(Lecco)e due figli qui in Valencia,dal 2001 al 2003 sono tornato tante volte in Italia e a Barletta e dal 2003 ho vissuto e lavorato in Lecco dove ho avuto la possibilta di conoscere bene la zona di milano,como,monza,lecco,bergamo ecc.,giacche facevo il corriere per una ditta di trasporti,poi la salute non me lo permetteva piu e sono ritornato in Venezuela dove ho le mie radici,la mia modesta villetta e tutta la mia vita.e ci putess murii a barlett iei serei cuntent.spero non vi abbia annoiato con un sunto della mia vita,ma credo che cio faccia possibile capire meglio i capricci del destino che ci sbatte da una parte all'altra,un po' di piu' agli immigranti che malgrado tutto sono stati costretti a lasciare tutto,parenti,usanze e tradizioni,amici e il caro Paese che ci ha visto nascere.Barlett ci si bell quenn chiov,a cammne' pu corso a sar e nnov ...sempr ind o cor mei,sempr sempr sempr,ciao a tutti.

 

un paio di anni fa'attraverso un sito di poker ( Everest Poker )ho conosciuto due ragazzi barlettani,Nuccio e Antonio Villamagna,dopo aver fatto amicizia li ho invitati a conoscere il Venezuela,gentilmente accettarono e vennero qui ha passare le vacanze e adesso ci teniamo in contatto via e-mail,sempre tramite Everest Poker un'occasione incrociai una ragazza Barlettana con cui parlai,il suo nick e' Giada ma purtroppo quando gioco nei tavoli di poker non la rivedo piu',vorrie tanto riallacciare i contatti con lei, se qualcuno la conosce con il nick Giada mi piacerebbero informazioni per rintracciarla,grazie a tutti.

non riesco ad arrivare al limite per essere ammesso ad ottenere la "cittadinanza,mi fregano le domande che trattano argomenti che purtroppo mi sono sfuggiti per essere emigrato dalla mia amata citta' nel lontano 1962,l'urbanismo non andava oltre la villa Bonelli (via canosa)per andare for a madonn bisognava prendere l'aereo e tutte le residences e condomini nuovi non esistevano,adesso Trani ed Andria sono attaccate (non solo come provincia).Dopo 28 anni lontano da Barlett nel 1990 venni per la prima volta dopo la mia partenza e poi dal 2001 al 2003 me la sono goduta per davvero apprezzando il balzo di qualita'nel trovare una citta' ben conservata,pulita illuminata,con una bellissima realta culturale,il riscatto del Castello con le sue attrazioni culturali(mostra De Nittis ecc.)Addirittura mi sorprese il trasporto cittadino(bus)che mi permise di conoscere la citta'nuova e dintorni,credo che pian pianino andro conoscendo tramite questo bel gioco tutte le risposte che adesso non so' rispondere,per restare in argomento vorrei proporti alcuni vocaboli ,magari in disuso ma che erano in voga piu' di 50 anii fa': a capsciol,forse le nuove generazioni non sanno che che cosa e',ebbene era una stisciolina di tessuto utilizzata dalle sartine per cucire gli abiti,una specie di merletto che le mercerie vendevono a metri.Poi a "vammer",adesoo tutti nascono in ospedale o in cliniche ma piu' di 50 anni fa' nascevamo nelle case assistiti da ostretiche che in dialetto erano dette appunto a "vammer", u "traien" (fortunato chi l'aveva)era il mezzo di trasporto usato dai contadini per andare in campagna ed era frequente vederli passare all'alba,carichi di masserizie diretti ai campi a coltivare la terra,caratteristici erano i lumi a petrolio che penzoloni illuminavano la via di notte.U sciarabbell,era un calesse veloce,tipo carrozza,usato come un'auto ai giorni d'oggi.

 

Chiedo scusa agli amici se vi ho annoiati con questi miei pensieri,pero penso che questo sia un sito dove tutti possiamo raccontare fatti e anneddoti successi o immaginati e condivederli con amici e paesani.Saluto a Roberto Calo' che mi ha avvisato di questo spendido portale .Grazie a tutti
per la vostra bonta'.Franco Calabrese (Dal Venezuela).Se qualcuno ha qualche curiosita o domande da fare su questo Paese,con immenso piacere risponderei a tutti.Ciao