Buongiorno amici,
Oggi vi scrivo per chiedervi un piccolo gesto, concreto, per aiutare una persona della nostra città che vive una condizione assurda:
si chiama Ruggiero, è ammalato di SLA (Distrofia muscolare), vive solo e da qualche tempo è senza corrente elettrica (non riesce nemmeno a pagare le bollette).. la sua storia potete leggerla qui:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=228580&IDCategoria=1
grazie al servizio realizzato dall'amico Giuseppe Dimiccoli
Il gesto che vi chiediamo è semplice: d'accordo con l'iniziativa partita dall'associazione GHIANDOLE Servizio Sveglia Gente di Barletta, abbiamo deciso semplicemente di inviare una mail al nostro Sindaco affinchè si muova per questa emergenza (e non solo quando fa comodo farsi vedere)..
Vi invito perciò a mandare una mail (a vostro nome)a:
segreteriasindaco@comune.barletta.ba.it
e in copia a
ghiandole4114@gmail.com
con richiesta di aiuto per Ruggiero, malato di SLA, al buio e al freddo, rifiutato anche dall'ospizio e abbandonato dai Servizi Sociali.
Ci conto, nel frattempo preannuncio che presso il Bar del Castello sta partendo una raccolta fondi per far riallacciare l'elettricità in casa di Ruggiero.
Potete seguire gli sviluppi della storia sul sito delle Ghiandole: www.ghiandola.splinder.com
Un abbraccio a tutti.
Ruggiero Papagnolo
AGGIORNAMENTO DI LUNEDì 23-02
Il Comune, nella persona dell'assessore ai servizi sociali dott. Crudele, ha inviato una mail in risposta agli 80 messaggi inviati da noi.
Ha anche pubblicato la "sua" sul sito del Comune di Barletta.
La lettera contiene alcuni elementi importanti (tutti da verificare).
Non possiamo oggi sapere chi ha torto o ragione (il giornalista o il Comune), ma la cosa più importante è che:
LI ABBIAMO FATTI MUOVERE, 80 MESSAGGI SONO SERVITI A QUALCOSA!
P.S. abbiamo conferme che, grazie all'iniziativa di un cittadino privato, è stata riallacciata la corrente elettrica
FACCIAMOCI UN APPLAUSO
Mi chiedevo dubbioso (appena letto il blog di un'amica che ha dovuto interrompere una dieta mai iniziata per colpa di una parmigiana assassina):
ma le seguenti parole barlettane si scrivono TUTTUNAPAROLA o si scrivono STACCATE?
Siete invidiosi di una cosa, avreste voluto fare quella cosa e non potete?
allora vi sentite DI FOTTERE o DIFOTTERE?
Dovete dire a qualcuno "ci vediamo dopo" o "vengo dopo"?
allora andrete Mo che è DOPO o MOCHEDDOPO?
Dovete dire a qualcuno "a furia di..."?
allora direte A bì dì (o ABD) oppure Abìdì?
... a voi lettori la sentenza, e come al solito i compiti a casa...
ci sentiamo presto, ci sentiamo mocheddopo
Papagnolo
Ieri sera ero allo stadio SAN SIRO per assistere a una gran bella partita di calcio (bella davvero, indipendentemente dal risultato, che è stato bello pure lui...)
Nel frattempo l'unica TV gratuita decente che ci è rimasta, RAI TRE, mandava in onda la trasmissione PRESA DIRETTA
Dopo che REPORT ci aveva sputtanato sulla questione provincia, ieri sera abbiamo fatto fare bella figura (davvero) alla guardia di finanza che (pare) abbia arrestato diversi "professionisti" del mondo del lavoro. Nell'ordine:
ISPETTORI DEL LAVORO, CONSULENTI DEL LAVORO, COMMERCIALISTI E UN CARABINIERE....
tutti intenti, come si dice in gergo, a "fare la spesa" o a "arrotondare" per arrivare a fine mese.
Tutto questo mentre la piaga del lavoro "A NNNERO" dilaga sempre più (tutto spiegato bene bene, ma noi mica lo sapevamo....), e viene fatta un'OTTIMA pubblicità dei nostri prodotti tessili che spopolano tra i giovanissimi.....
Questo è il link al video della trasmissione, andate verso il minuto 30..
Il passaggio più bello è stato l'ingresso in una "confezione" in cui erano tutti a nero e in cui una donna a domanda sul suo rapporto di lavoro ha risposto: "No vabbè, io sono la sorella....." e quindi vale...
Da non perdere il passaggio "stile LA CAPAGIRA" del tipo che chiama il Pringipale:
"Vìn mò. ca stè a F'nènz!" (con tanto di sottotitoli)
Amici miei eccomi di ritorno. Ho fatto un viaggio bellissimo: sono stato in Puglia, in Campania, a Parigi e a Londra. Ho percorso strade sterrate e vie cittadine, ho goduto delle meraviglie della natura, dei suoi colori, dei suoi odori. Sono rimasto con naso all’insù guardare il movimento delle nuvole, a braccia larghe con i palmi delle mani aperti ho sentito la pioggia scendere come una benedizione. Sono stato bene, ho incontrato gente, ho frequentato salotti, ho bevuto del buon vino. Ho udito il tintinnio dei bicchieri, le frasi sussurrate dietro i ventagli, il frusciare di meravigliosi vestiti indossati da splendide donne. E poi ho discusso d’arte con chi dell’arte ha fatto una ragione di vita. Peppino, ad esempio, già da bambino ripeteva sempre “Io sarò pittore” perché ha sempre sentito di essere nato per dipingere, ammirare e sognare. Peppino ha dato colore al suo sogno, l’ ha mescolato alle sfumature delle sue tele. Lungo l’Ofanto, la Senna, sui ponti del Tamigi, cambia poco:“la natura io le sono così vicino! L’amo! Quante gioie mi ha dato! Mi ha insegnato tutto: amore e generosità. E con il loro cielo che mi raffiguro i paesi ove sono vissuto. Li ho amati tutti. Amo la vita, amo la natura, amo tutto ciò che ho dipinto."*
* Giuseppe De Nittis. Taccuino 1870-1884
Giuseppe De Nittis
Gioia Joie
da un improvviso acquazzone, d'une averse soudaine,
la vita scende addosso la vie te prend
a nutrire l’ispirazione. pour nourrir l'ispiration
Impressioni, Impressions,
sulla tela interiore sur la toile interieure
sfumature del tuo sentire, nuances de tes sentiments
Pittore. Peintre.
La natura, La nature,
il suo umore, son humeur,
farlo proprio la faire sienne
ottenere di cielo ed aria il colore. obtenir la couleur du ciel et de l’air.
Dipingere, Peindre,
per questo sei nato: tu es nè pour cela:
dipingere, ammirare, sognare peindre, admirer, rever
e questo è stato. et ce fut ainsi.
Vita vera, La vie reele,
laico osanna al creato, laique hosanna a' la creation,
pennellate trait de pinceau
a definire un’atmosfera. pour definir une atmosphere.
Francesco Prascina Traduzione Giovanni Ubbiali
Ospitiamo con piacere una giovane indagine di un giovine barlettano che quando è a Barletta suole osservare i barlettani.
di Giorgio DMT
(barlettano, gggiovane che studia i giovani)
I giovani barlettani dai 15 ai 30 anni, fatte alcune doverose eccezioni, sono soliti ritrovarsi al caffè Amarcord. Per sostare dentro o fuori l’Amarcord, è bene che ogni barlettano si attenga alle seguenti convezioni vigenti anche se non scritte .
La pronuncia. Sebbene Amarcord si pronunci con l’accento sulla “o”, nessuno o davvero in pochi, si attengono alla regola. L’Amarcòrd è per tutti quanti: l’A’marcord. Se li sentisse Fellini…
La postura. Bisogna avere una postura e una posizione sia all’interno che all’esterno del locale, tale da vedere e fasi vedere da tutta la fauna umana circostante. Nel caso in cui ci si trovi di spalle al gruppo di conversazione, è bene attuare delle ripetute e metodiche torsioni del busto, in modo tale da monitorare chi sta venendo, chi se ne sta andando e chi sta passando fortuitamente.
Ora la prassi vuole che dopo quanto elencato, si dica, con braccia conserte e fare stressato: “ Hou, p’rà jèj dù m ràmb u chèzz*” (*Accipicchia che noia in codesto luogo)
Ma nulla cambia sostanzialmente. Si continua a stare come si stava. In un dolce far niente paralizzante.
Dicevamo, una volta assunta la posizione – civetta, è bene acclimatarsi con conversazioni appropriate. Dopo trentacinque secondi è opportuno introdurre il macroargomento CALCIO, che spazia dalle sorti della propria squadra del cuore, ai risultati delle squadre di categorie regionali, dalla prima divisione alla seria B. Se il giorno in cui si sosta fuori/dentro l’Amarcord è la domenica, la discussione calcistica può scattare anche dopo cinque, sei secondi; giusto dopo i saluti iniziali.
Dopo aver passato in rassegna i principali risultati della serie A, diviene essenziale e imprescindibile parlare di SCOMMESSE, facendo notare agli astanti:
1- La mancata vincita della scommessa, a causa di una, e sottolineo, di una sola partita.
2 - Il risultato inatteso che ha fatto ‘zombare’ il biglietto.
3 - A cinque minuti dal termine delle partite, le scommesse giocate erano tutte esatte. Il gol all’ultimo minuto ha impedito di “prendere il biglietto”
Esauriti gli argomenti sportivi ( quindi dopo un’ora di accanite discussioni) si passa al monitoraggio delle bellezze locali, non risparmiandosi dalle critiche, dagli apprezzamenti, e dai pettegolezzi più puri.
Dopo la rassegna di seni e sederi, nel fine settimana si analizzano le alternative più valide per la nottata, nei giorni lavorativi invece ci si rassegna ad una serata in casa.
Oltre alle regole comportamentali sopraelencate è bene avere anche un abbigliamento consono al luogo in cui si sosta: giubbottino scuro di marca, maglioncino e camicia o felpa Dsquared o Franklin e Marshall, pantaloni aderenti chiari o jeans semplici, scarpa da ginnastica facilmente abbinabile o Hogan, Munich.
Qualora si faccia attività fisica professionistica o dilettantistica è consigliato sostare con il borsone fuori.
Infine, è sempre meglio lasciare la macchina in doppia fila con le quattro frecce azionate, che fare giri chilometrici in zona e non trovare parcheggio in tempi utili.
Si spera che queste poche regole possano facilitarvi durante il vostro ozio nei pressi del Caffè Amarcord.
Felicitazioni.
Giorgio DMT, www.moltobene.ilcannocchiale.it